Il “ritorno”
21 ore di viaggio, attraversando gli appennini campani per finire sulla costa adriatica. In compagnia di rapaci curiosi e insetti “affettuosi” (a tal punto che una vespa mi ha morso la guancia! :O ), paesaggi mozzafiato, colori da favola (mai visto il mare turchese sull’adriatico! 😀 ). Tempo bellissimo ma completare gli ultimi 250Km tra fulmini, tuoni, pioggia e pure grandine è stata una vera prova di forza!
Con le ossa rotte (specialmente quelle del fondoschiena :O ), braccia dolenti e (di nuovo? 😀 ) il tatuaggio dei guanti sulle mani (casco e guanti aperti, sempre! 😉 ), il giubbotto come seconda pelle, stanchezza da vendere ma sensazioni bellissime e irraccontabili a riempire il mio “bagaglio” (a proposito, solo uno zainetto a corredo 😛 ).
Ci sono cose che non possono essere trasmesse, bisogna viverle per poterne godere appieno.
…e, dopo tutto, lo rifarei, anche domattina! (y)
Un po’ di selfie per dare soddisfazione al mio ferro! Una Sportster Harley Davidson, la mitica Jenny 😉
Potete ammirare nel  fondo l’antico acquedotto romano, ‘ponti a valle’… E’ strano come tutte le cose siano diverse in fotografia!Â
Ci sono dei posti favolosi che scopri durante i viaggi come l‘oasi di Campolattaro, un’aera di circa 1.000 ettari nella valle del fiume Tammaro, da uno sbarramento di quest’ultimo è stata creata l’Oasi WWF a protezione speciale.
Naturalmente sono tanti i luoghi da scoprire, ma non voglio fare qui una guida turistica, più che altro e condividere l’emozione che parte da dentro!
COSTA ADRIATICA sterzata a sinistra direzione MILANOÂ
Perché scegliere tutta la costa Adriatica? Farsi un tuffo in tutte le spiagge? Sentire l’odore del mare fortissimo nelle narici? Le strade sono easy per costeggiare la riviera, nessuna difficoltà particolare, la solita attenzione alla corsa. Sempre vigili alla guida 😉
TAPPE
VASCO – PESCARA – SAN BENEDETTO DEL TRONTO – CIVITANOVA MARCHE – ANCONA – SENIGALLIA – FANO – PESARO – RICCIONE – RIMINI – a Rimini ho tagliato dentro per Pesaro, poi autostrada da Imola, Bologna, Milano e la sterzata per far rientro alla base.
Solitamente i consigli per i viaggi sono da considerarsi dei tour circolari, si parte da un punto e si crea un simbolico cerchio per tornare alla partenza, un circuito che abbia un senso rotatorio. In questo caso ho creato un percorso delle due coste italiane nella parte nord-occidentale e nord-orientale con deviazione.
IL VIAGGIO SIMBOLICO
Non occorre andare molto lontano per assaporare un viaggio in moto, non è nemmeno cercare i paesaggi mozzafiato o le foto per sconcertare i lettori, è qualcosa che va oltre il confine di ciò che si vede o si potrà vedere… o ricondividere. E’ quella pura sensazione di stare in sella al proprio destino, di avere la libertà tra le mani, anche se dolenti e sudate per il caldo… e per la posizione. Non serve lamentarsi, perché quel dolore è piacevole!
E’ come rallentare la vita, accelerando il passo della moto: rilasciare il pensiero, scoprirsi che si sorride mentre si avanza, mentre il sole picozza in testa o la grandine batte sul casco.
E nel tragitto magari incontrare degli amici bikers, abbracci e qualche risata, per poi ripartire in sella…! Riscoprendo la nostra Italia, luogo bellissimo e pieno di emozioni.
Al prossimo On the Road,
Pier